Abbiamo discusso delle violente stragi di mafia degli anni ’90, ed un ragazzo di 3° media è intervenuto dicendo che anche la nostra città ha sperimentato una cieca violenza simile quando Luca Traini ha compiuto l’attentato di stampo fascista del 3 febbraio 2018.
Questo fa capire che l’atto di terrorismo compiuto all’indomani del ritrovamento del corpo di Pamela Mastropietro abbia segnato anche i/le giovanissim*, scuotendol* nel profondo.
Il nostro presidio all’epoca era solo un sogno nel cassetto di noi volontar*, ma ciascun* si ricorda perfettamente dov’era quella mattina, l’appello disperato del sindaco, lo spaesamento e gli elicotteri che volavano sopra le nostre teste.
Ricordare a distanza di 4 anni per non rimuovere dalla coscienza collettiva quello che è accaduto tanto il 3 febbraio quanto il 10, giorno della mobilitazione antifascista, in cui ci raggruppammo in migliaia per ribadire che Luca Traini non rappresenta Macerata e che un tale attacco ad uno dei principi fondanti la nostra Repubblica, l’antifascismo, è inaccettabile.
Ricordare affinché un gesto del genere non possa ripetersi mai più. Affinché ciascun* si senta libero di vivere la propria città, Macerata. Contro ogni forma di disuguaglianza ed oppressione.
La referente del presidio, Benedetta Mazzieri